Abbandonare la Borsa di Milano per restituire alla famiglia il controllo dell'azienda e investire affinché recuperi oggi il successo dei vecchi tempi: sono gli obiettivi che si è prefissato il nuovo presidente esecutivo di Benetton Group. Eletto all'unanimità in un'assemblea generale il 24 aprile scorso a Ponzano Veneto, nel nord-est d'Italia, Alessandro Benetton, 48 anni, succede al padre Luciano Benetton, fondatore dell'azienda creatrice dei famosi capi colorati, che a 77 anni si ritira passando a ricoprire semplice ruolo nel consiglio d'amministrazione. "Con questi due obiettivi di continuità e innovazione vogliamo concentrare tutte le forze sulla nostra presenza a livello mondiale, sulla nostra preziosa rete di partner commerciali e industriali, sulla fama e sulla reputazione globale dei nostri marchi e sulla nostra moda colorata che offre qualità e stile al miglior prezzo".
Così Alessandro Benetton riassume la strategia per combattere contro agguerriti concorrenti che nel frattempo sono sorti, come H&M e Zara, e contro i problemi interni al proprio gruppo. Convinto che la presenza del gruppo nei cinque continenti sarà uno dei fattori che permetteranno di affrontare l'attuale momento difficile, il vicepresidente del gruppo, fin dal 2007, rivela il suo motto: "Fino a quando Benetton Group avrà una visione a "colori" posso dire che non tutto è nero". Pertanto "la determinazione, la creatività e i giovani sono i tre cardini della Benetton del futuro", afferma il nuovo presidente. Gli stessi di cui Alessandro Benetton si è appropriato quando, nel 1992, si è unito al gruppo e ha lanciato la sua società d'investimenti: 21 Investimenti (ispirata al nuovo secolo che si avvicinava).
L'obiettivo era "accentuare la visione del futuro e andare controcorrente, adottando un approccio che abbia come focus principale il capitale di rischio per le aziende nelle quali credeva, visione che gli ha permesso di crescere a livello internazionale", sottolinea il padre. Attualmente 21 Investimenti rappresenta una rete di fondi d'investimento con attivi dal valore di 1,3 miliardi di euro, e opera in Francia, in Italia e, a breve, in Polonia. Il progetto è valso ad Alessandro Benetton il titolo di Cavaliere del Lavoro, attribuitogli nel 2010 dal Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano. È stato l'italiano più giovane a ricevere tale riconoscimento. Alessandro Benetton ha studiato negli Stati Uniti (laurea presso l'Università di Boston e MBA di Harvard), ma è in Goldman Sachs International, a Londra, che maturato la sua esperienza. In seguito ha assunto la presidenza di Benetton Formula, tra il 1988 e il 1998, periodo durante la quale il team ha vinto due campionati del mondo di Formula 1 e un campionato mondiale costruttori.
Alessandro Benetton è uno dei consiglieri di Edizione, holding della famiglia Benetton, e di Autogrill, il maggior gruppo di ristorazione per viaggiatori. Il figlio di Luciano Benetton è inoltre membro del consiglio di Confindustria, consigliere del comitato di Roberto Bosch Internationale Beteilligungen A.G. di Zurigo e membro dell'organo consultivo per le operazioni internazionali del gruppo Bosch. "Dopo un viaggio di 47 anni passo il testimone a mio figlio" ha annunciato colui che ha fondato, nel 1965, con i fratelli Gilberto, Carlo e Giuliana, il gruppo italiano presente oggi in diversi settore oltre a quello tessile. Luciano Benetton aveva 20 anni quando, come commesso a Treviso, intuì che le persone desideravano colori forti nella propria vita, soprattutto nell'abbigliamento. Determinato a rischiare, vendette la bicicletta di uno dei suoi fratelli e con i soldi comprò una macchina da maglieria. Dopo quasi mezzo secolo, questa rimane la scommessa del gruppo: "Creare, immaginare e innovare – è questo che hanno fatto sempre fatto e continueranno a fare gli imprenditori", afferma il patriarca Benetton.
Fonte: Diario de Noticias
Autore: Paula Brito