Fra Pirelli e Continental il clima è cambiato. Si lavora di comune accordo per cercare una soluzione, anche se i tempi non saranno brevissimi. Mentre ad Hannover è in programma l'assemblea di bilancio della Conti, Leopoldo Pirelli si trova a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, per parlare del nuovo accordo fatto dall'Università Bocconi e dal Politecnico di Milano.
Contrariamente al solito, si mostra loquace, segno che le cose vanno per il meglio. «Il clima è cambiato da quando se ne è andato il vecchio presidente della Continental, Horsl Urban, – dice Pirelli – e oggi ci troviamo in una fase costruttiva, con buona volontà da parte di entrambi di trovare una soluzione che vada bene ai due gruppi. Il nuovo presidente Von Gruenberg è un uomo di grosso livello e di grande esperienza fatta sia in Europa che in America, ed è sempre meglio discutere con uomini intelligenti che con uomini meno intelligenti». Pirelli ha poi spiegalo che la fusione non è l'unica soluzione possibile: «L'obbiettivo lo stiamo studiando. Vedremo che cosa viene fuori dall'analisi delle sinergie e adatteremo le strutture a quelli che sono i risultati di tati sinergie». Non è stato peraltro ancora fissato un termine ultimo entro il quale arrivare a un accordo: «Stiamo lavorando bene e abbiamo la voglia tutti e due di andare avanti rapidamente. Il che è diverso che ì porsi dei termini. Stiamo cercando di procedere il più rapidamente possibile, anche se adesso, in agosto, vogliamo tirare un po' il fiato». Intanto anche da Hannover provenivano segnali confortanti. Sia il presidente ad interim del consiglio della Conti, Wilhelm Winterstein, – sia quello del comitato di sorveglianza, Ulrich Weiss, hanno invitalo tutti a dimenticare il passato e a concentrarsi sulle soluzioni da ricercare insieme a Pirelli. La sensazione che si è avuta, comunque, è che i tempi siano lunghi, e che la Continental abbia intenzione di vendere cara la pelle. Intanto bisognerà attendere che il nuovo presidente Von Gruenberg entri ufficialmente in carica e questo accadrà fra fine luglio e inizio agosto, e poi i colloqui fra le parti potranno riprendere.
FONTE: Il Messaggero
AUTORE: Auro Palomba