Avviato in Italia nel 2020, durante la pandemia, il progetto “Ciao!” promosso dalla fondazione presieduta da Susan Carol Holland ha come obiettivo la creazione di occasioni di socialità per gli anziani che sono ospiti delle residenze, anche attraverso l’ausilio dei moderni sistemi di video-conferenza. Si va dalla fruizione di contenuti come concerti e viaggi virtuali a lezioni di yoga e arte terapia.
Grazie a una collaborazione tra Fondazione Amplifon e Fundación Gaes Solidaria, l’ente del marchio Gaes con cui il Gruppo Amplifon è attivo in Spagna, il progetto è adesso sbarcato in Spagna, nello specifico a Barcellona. Qui, nella città spagnola, è operativo presso la residenza sanitaria assistenziale Vallbona, situata in un quartiere storico della città, e in quella di Jaume Batlle, nel quartiere moderno di Poblenou. Dopo una prima fase di rodaggio che ha visto la partecipazione degli anziani a sessioni di yoga virtuale ed escursioni digitali, tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre la Spagna è dunque ufficialmente entrata a far parte dei Paesi aderenti all’iniziativa, al fianco di Italia, Australia, Francia, Portogallo e Svizzera.
“La collaborazione con le Fondazioni Amplifon e Gaes Solidaria ci permette di partecipare a un progetto di riferimento europeo, applicando nuovi strumenti e tecnologie nell’assistenza alle persone residenti che vivono situazioni di particolare fragilità”, ha affermato Enric Cardus, Direttore della Fondazione Pere Mata, la stessa che gestisce le due residenze sanitarie interessate. “Per la prima volta avviamo un progetto in sinergia con Fundación Gaes, una fondazione nostra gemella, profondamente radicata e riconosciuta in Catalogna e in tutta la Spagna. Insieme, condividiamo i valori di inclusione sociale e solidarietà alla base di questo progetto”, ha invece commentato la Presidente della Fondazione Amplifon Susan Carol Holland. La consigliera delegata dell’ETS italiano Maria Cristina Ferradini ha infine reso nota l’apertura della Fondazione Amplifon “a connettere altre strutture, sia in Catalogna che nel resto della Spagna, che desiderano coinvolgere i propri ospiti in innovative opportunità di relazione e inclusione sociale”.