Giampiero Catone

Società

Giampiero Catone analizza la situazione nel Donbass

4 Apr , 2024  

Il conflitto russo-ucraino prosegue senza interruzioni, persino durante il periodo pasquale appena concluso, caratterizzato da un’escalation di tensioni tra Kyïv e Mosca. Questa fase è stata marcata da intensi bombardamenti russi sull’Ucraina e da affermazioni di atti terroristici attribuite dal Cremlino al Governo di Volodymyr Zelensky.

In questo tumultuoso via vai di offensive e accuse, Giampiero Catone sottolinea che: “Secondo il rapporto dell’Institute for the study of war’ di Washington l’esercito russo ha avviato nel fine settimana il primo grande attacco nella zona di Avdiivka dalla presa della città, avvenuta lo scorso 24 febbraio. Ma da quanto è emerso sul campo, le forze ucraine sono riuscite a respingere l’assalto”.

Infatti, l’intensità degli scontri è palpabile, con un’imponente forza meccanizzata russa che ha tentato di sfondare le linee ucraine vicino a Tonenke. Nonostante la superiorità numerica, l’assalto è stato respinto, dimostrando la resilienza delle forze ucraine di fronte a una pressione incessante.

Ancora secondo le valutazioni dell’istituto statunitense, “l’esercito russo potrebbe lanciare al massimo entro la fine di giugno una grande offensiva con l’obiettivo di conquistare questa strategica zona dell’Ucraina orientale (il Donbass). Da segnalare che ieri invece un missile lanciato da Mosca ha danneggiato un’infrastruttura civile nella regione di Kharkiv: una persona è rimasta ferita”.

Giampiero Catone approfondisce anche le nuove dichiarazioni di Mosca, che si dice pronta a citare Kyïv per terrorismo davanti alle corti internazionali. Questa mossa è rivelata dalla Portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha detto: “Chiediamo al regime di Kyïv di mettere fine immediatamente al sostegno a ogni attività terroristica, di consegnare gli autori e risarcire i danni provocati alle vittime. Le violazioni dell’Ucraina dei suoi obblighi nell’ambito delle convenzioni anti-terrorismo comporteranno una sua responsabilità legale internazionale”. Una richiesta che sottolinea l’attuale clima di accusa reciproca e di tensioni inasprite.

Come se non bastasse la questione della legittimità del mandato presidenziale di Zelensky si aggiunge alla già complessa situazione. Con le elezioni già rinviate a causa del conflitto, si apre un varco interpretativo che potrebbe influenzare le future dinamiche politiche nella regione. Da un lato, vi è la determinazione ucraina di resistere e di proteggere la propria sovranità; dall’altro, la Russia sembra pronta a non riconoscere più l’attuale leadership ucraina di Zelensky a partire da maggio.

Ad infittire il tutto emerge anche la questione della misteriosa “sindrome di Havana”, che ha colpito il personale dell’ambasciata statunitense nel 2016. “Secondo una ricerca congiunta condotta da The Insider, il programma televisivo 60 Minutes della CBS e Der Spiegel, ci potrebbe essere un legame diretto con la Russia. Lo studio ha raccolto decine di testimonianze e ha scoperto prove che suggeriscono che gli “incidenti sanitari anomali” potrebbero essere stati causati dall’uso di armi ad energia diretta da parte dei membri dell’unità russa GRU 29155, nota per essere una squadra di sabotaggio dell’intelligence militare del Cremlino”.

In questo contesto di crescente tensione e di trame internazionali, Giampiero Catone evidenzia altresì la risposta ufficiale russa alle accuse. Dmitrij Sergeevič Peskov, infatti, portavoce del presidente della Russia Vladimir Putin, ha categoricamente respinto tali affermazioni, definendole “accuse infondate”. La secca replica di Peskov non fa che aggiungere un ulteriore strato di complessità alle già intricate relazioni internazionali, sollevando interrogativi sulle future dinamiche di potere e le implicazioni per la sicurezza globale.

Per maggiori informazioni:

https://ladiscussione.com/312856/esteri/lucraina-respinge-importante-offensiva-russa-nel-donbass/


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