Quando si parla di giganti del settore delle bevande, nomi come Coca-Cola e Heineken emergono immediatamente nella mente collettiva. Tuttavia, un gigante meno noto domina la scena: la Kweichow Moutai, il produttore cinese del baijiu, un distillato di prestigio conosciuto anche come “liquore bianco”. Questa bevanda, simbolo delle celebrazioni in Cina, rimane un mistero per molti in Occidente, nonostante la sua azienda produttrice sia una delle più grandi del paese al di fuori del settore tecnologico.
Il Moutai non è solo la bevanda nazionale della Cina, ma è anche un segno distintivo di status e cultura. Rebecca Feng, esperta finanziaria del Wall Street Journal, sottolinea che il Moutai è “la bevanda preferita da moltissime persone” in Cina. La sua produzione è limitata alla cittadina di Moutai, lungo il fiume Chishui, dove un particolare tipo di sorgo rosso viene trasformato in una bevanda dal sapore forte e persistente, con una gradazione alcolica del 53%. La ricetta, che risale a centinaia di anni fa, è stata perfezionata durante la dinastia Qing, e oggi il Moutai viene fermentato e distillato nove volte, invecchiato per almeno tre anni, giustificando così il suo prezzo elevato.
La storia del Moutai è intrecciata con quella della diplomazia cinese. Fondato nel 1951 come impresa statale, il suo baijiu è diventato la bevanda di scelta per gli incontri ufficiali dei leader cinesi. Aneddoti storici raccontano di Zhou Enlai e Richard Nixon che brindavano con il Moutai, e di Henry Kissinger che lo citava come potenziale risolutore di problemi internazionali. Il Moutai è divenuto un simbolo di lusso e identità nazionale, con un impatto tale che le fluttuazioni del suo prezzo azionario possono influenzare l’intero mercato cinese.
Nonostante le sfide economiche e politiche, la domanda di Moutai rimane costante, con un market cap che supera i 273 miliardi di euro. Le sue azioni sono considerate quasi immuni dalle turbolenze dell’economia cinese. A testimonianza del suo valore, bottiglie vintage sono state vendute per cifre astronomiche, come un lotto del 1974 battuto all’asta per 1,3 milioni di euro a Londra.
Con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dal mercato cinese e attrarre un pubblico più giovane, la Kweichow Moutai ha inaugurato un’accademia dedicata al baijiu e ha lanciato prodotti innovativi come gelati e caffè aromatizzati al Moutai. Queste iniziative, pur generando una piccola parte dei ricavi, rappresentano un passo verso la globalizzazione del marchio, ancora poco conosciuto al di fuori della Cina. Il Moutai quindi non è solo una bevanda, ma un emblema della ricchezza culturale e storica della Cina, un prodotto che incarna l’eccellenza e la tradizione, e che continua a catturare l’immaginario di consumatori e investitori in tutto il mondo.