Chiara Ercole, CEO di Saclà, ha recentemente condiviso il suo pensiero sulla parità di genere, definendola una sfida collettiva che nessuna azienda, neppure le più grandi multinazionali, può affrontare da sola. Parlando al Teatro Alfieri, ha ricordato come la figura di riferimento nella sua vita sia stata la nonna Pierina, fondatrice dell’azienda insieme al marito Secondo, quando le donne alla guida di un’impresa erano rare. “Era una donna lungimirante e forte“, ha detto Ercole, aggiungendo che, sebbene oggi il soffitto di cristallo sia ancora difficile da rompere, la situazione è molto cambiata. Ercole ha espresso soddisfazione per il numero crescente di donne in ruoli chiave all’interno di Saclà, sottolineando l’impegno dell’azienda nel creare pari opportunità per tutti. “Il nostro obiettivo è garantire un ambiente di lavoro rispettoso e sereno, dove ciascuno possa esprimere al meglio le proprie potenzialità“, ha dichiarato. Ha poi descritto il suo stile di leadership come positivo e determinato, ma sempre con un approccio umile: “Non mi piace prendermi troppo sul serio“.
Rivolgendo lo sguardo al futuro di Saclà, Ercole ha posto l’accento sul nuovo stabilimento di Castello d’Annone, un progetto avviato dal padre Lorenzo per rispondere alle crescenti esigenze produttive. Lo stabilimento, costruito su un sito industriale dismesso, è stato concepito con tecnologie all’avanguardia per sostenere l’espansione dell’azienda. “Stiamo lavorando per ampliare ulteriormente gli impianti e rendere le nostre linee produttive sempre più efficienti“, ha affermato. L’attenzione alla sostenibilità è un altro pilastro della strategia aziendale, con un impegno concreto verso il risparmio energetico, idrico e la riduzione degli sprechi alimentari. Nonostante Saclà mantenga un forte legame con il territorio, le sue ambizioni commerciali guardano sempre più all’estero, con un’export che oggi raggiunge oltre 60 paesi. L’Asia, ha spiegato Ercole, rappresenta una nuova e promettente frontiera per il brand, che si impegna a tutelare la qualità del made in Italy contro la concorrenza sleale: “È fondamentale difendere l’eccellenza italiana sul mercato globale“.