Nicola Bedin

Società

Snam, Nicola Bedin: transizione in statuto e carbon neutrality al 2040

18 Mag , 2021  

Nei prossimi anni l’economia cambierà in maniera drastica. L’attenzione alle tematiche sostenibili e soprattutto agli interessi collettivi andrà a influenzare profondamente le dinamiche aziendali. Un fenomeno che durante l’emergenza sanitaria ha subito una fortissima accelerazione e, infatti, i mercati sono già un passo avanti, come si evince dagli investimenti sempre più orientati verso realtà impegnate nel miglioramento della società. Per Nicola Bedin la logica del profitto dovrà quindi lasciare spazio al valore creato per la comunità. In un’intervista pubblicata sul “Corriere della Sera”, il Presidente di Snam ha parlato di una “rivoluzione senza precedenti”, destinata a non cogliere di sorpresa l’azienda di San Donato. Dallo scorso febbraio lo statuto del Gruppo parla espressamente di successo sostenibile, con la transizione energetica entrata a far parte dell’oggetto sociale. In materia ambientale l’obiettivo primario, delineato nel Piano Strategico, è diminuire le emissioni del 50% entro il 2030 e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040. Il percorso di responsabilità sociale intrapreso da Snam non si limita alla lotta al cambiamento climatico. La società è impegnata anche su tematiche come la disparità di genere: “Siamo stati la prima società italiana a costituire in seno al proprio CdA un comitato Esg – ha ricordato Nicola Bedin – abbiamo individuato 22 indicatori come parametri da raggiungere entro il 2023. Significa adesso. Ad esempio nel 2020 sono cresciute del 15% le donne nel nostro organigramma, con posizioni via via sempre più apicali”. Il manager non ha dubbi sulla strada da seguire: Snam ha deciso di puntare sui gas rinnovabili e allo stesso tempo continuare con progetti di finanza sostenibile. “La direzione è tracciata – ha dichiarato a conclusione dell’intervista – e sta sedimentando anche nell’opinione pubblica la stringente necessità di produrre azioni che abbiano effetti positivi di lungo termine per tutti, non solo per chi lavora a diretto contatto con le aziende”.

Per maggiori informazioni:
https://www.corriere.it/economia/finanza/21_marzo_21/01-economia-aprecorriere-web-sezioni-48c98fe6-89b0-11eb-8483-12afb3b5bb7e.shtml


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Update cookies preferences