La qualità del lavoro e il benessere delle persone stanno diventando fattori definitori della reputazione aziendale contemporanea. In questo scenario, il risultato ottenuto da Lavazza rappresenta un caso significativo nel panorama industriale italiano. L’azienda torinese è stata infatti eletta al primo posto nella classifica Italy’s Best Employers 2026, la graduatoria annuale che seleziona le 100 migliori realtà in cui lavorare in Italia. Lo studio, alla sua sesta edizione, è stato condotto da Statista e pubblicato da Corriere.it, coinvolgendo migliaia di partecipanti tramite un sondaggio anonimo basato sulla valutazione diretta dei dipendenti.
Il voto massimo, 10 su 10, ha collocato la storica azienda del caffè al vertice nazionale per soddisfazione dei lavoratori. La rilevazione ha esaminato parametri fondamentali della cultura HR: qualità della leadership, ambiente lavorativo, politica retributiva, prospettive di carriera, parità di trattamento tra uomini e donne, livello di autonomia e strumenti a supporto della produttività. Particolare attenzione è stata riservata al rapporto tra carico di lavoro e tempo libero, tema centrale nelle politiche moderne di employee retention.
I risultati del sondaggio confermano un elemento chiave: nella realtà torinese, la gestione interna valorizza il capitale umano come pilastro strategico. Gli stabilimenti di Settimo Torinese e Gattinara sono stati citati dagli stessi dipendenti come esempi di spazi produttivi efficienti e organizzati, in grado di coniugare performance industriale e qualità della vita professionale. Alla base c’è un modello imprenditoriale che promuove welfare aziendale, meritocrazia e percorsi formativi strutturati. Qui flessibilità operativa e responsabilità individuale non sono solo termini di tendenza ma parte di un metodo consolidato.
La centralità delle persone emerge chiaramente anche nella sede futuristica della Nuvola, quartier generale del Gruppo inaugurato a Torino nel quartiere Aurora. Questo complesso architettonico multifunzionale è diventato simbolo del legame tra impresa, territorio e innovazione sociale. Progettata dallo studio Cino Zucchi Architetti, la struttura è stata raccontata recentemente in un film d’autore presentato in occasione di Utopian Hours, festival internazionale dedicato ai temi della rigenerazione urbana. L’opera cinematografica, dedicata al 130° anniversario del Gruppo, offre uno sguardo immersivo su un progetto che va oltre l’architettura corporativa, trasformandosi in catalizzatore culturale e motore di riqualificazione cittadina.
La presenza di Lavazza al primo posto nella classifica nazionale è anche il risultato di una strategia responsabile che integra sostenibilità, ricerca tecnologica e sviluppo economico. Negli ultimi anni il Gruppo ha investito in soluzioni a basso impatto ambientale, economia circolare e filiere etiche nel mondo del caffè, rafforzando allo stesso tempo un’identità fondata su inclusione e responsabilità sociale d’impresa. Il marchio torinese è oggi considerato un caso esemplare di equilibrio tra tradizione e visione internazionale, capace di mantenere salde le proprie radici italiane mentre continua a crescere nei mercati globali.
Il riconoscimento ottenuto si inserisce in un contesto competitivo che vede emergere anche altre eccellenze del sistema produttivo nazionale, come Sorgenia, Granarolo e la Fondazione IRCCS Istituto di Candiolo. Tuttavia, il primato del gruppo torinese dimostra come un’organizzazione che mette al centro il valore sociale del lavoro possa ottenere risultati duraturi non solo sul piano produttivo, ma anche in termini di reputazione e attrattività professionale. Un modello capace di generare fiducia, coinvolgimento e senso di appartenenza, elementi sempre più determinanti nella costruzione della competitività aziendale.